Gli errori di aggiornamento del software e le loro conseguenze legali
Ci sono ripetute segnalazioni che gli aggiornamenti software su smartphone o PC hanno conseguenze ‘fatali’ per i singoli dispositivi: I dispositivi si guastano, il tentativo di riavvio fallisce; il dispositivo è inizialmente – o in alcuni casi anche permanentemente – parzialmente o completamente inutilizzabile. Per il proprietario si pone la domanda: cosa fare?
Responsabilità del venditore per difetti materiali
Se il dispositivo non ha più di 2 anni, allora, contrariamente all’opinione comune, ci sono ancora rivendicazioni legalmente valide. I termini e le condizioni d’uso del produttore prevedono regolarmente solo una “fase di manutenzione” di un anno, durante la quale la responsabilità per gli aggiornamenti è ancora coperta. Ma tali condizioni sono effettivamente efficaci? La legge tedesca sui consumatori, che è stata standardizzata in tutta l’UE in termini di contenuti di base, prevede un periodo di garanzia di 2 anni. Questo periodo non può essere abbreviato per i consumatori, soprattutto non attraverso termini e condizioni generali. Ciò significa che il rispettivo venditore è responsabile per 2 anni a partire dal trasferimento del rischio, che di solito avviene al momento della consegna dell’apparecchio.
Se ora ci sono errori nel software e si verificano ulteriori errori durante un aggiornamento, il venditore ne è responsabile in ultima analisi. Il cliente riceve una “rettifica” che porta a un peggioramento. Dopo due tentativi di rettifica, l’acquirente può recedere dall’acquisto – almeno se gli errori sono simili o addirittura peggiorano l’errore esistente in precedenza.
Per il consumatore in qualità di acquirente, ciò significa che può dichiarare la cancellazione del contratto di acquisto al rivenditore dopo che il guasto è stato riparato più volte. Se ha utilizzato il dispositivo in modo corretto e se il dispositivo non presenta un’usura eccessiva, in particolare un danno, può restituire il dispositivo – per un rimborso completo del prezzo di acquisto!
Responsabilità del produttore
La situazione è più complessa se l’aggiornamento è destinato ad apportare un miglioramento e porta a un peggioramento.
In questo caso, il produttore ha fornito un servizio. Tuttavia, un servizio non deve nemmeno causare il deterioramento del dispositivo. Se un prodotto, ossia il nuovo sistema operativo, distrugge o danneggia in modo permanente un altro prodotto, ossia lo smartphone, il danno risultante allo smartphone può essere considerato risarcibile. Il fatto che il produttore voglia invocare una clausola che abbrevia in modo inammissibile il periodo di prescrizione è quindi irrilevante. Invece, il produttore deve essere responsabile dei danni per il suo prodotto, l’aggiornamento. Ciò deriva almeno dal dovere generale di diligenza.
Conclusione e consiglio pratico
In pratica, ci possono essere molti produttori e venditori che desiderano affrontare tali questioni rimanendo in silenzio e non facendo nulla. In questo caso, la perseveranza dimostra il suo valore. Finché i consumatori non eserciteranno i loro diritti in modo più efficace e non riterranno responsabile il venditore o – laddove possibile dal punto di vista legale – il produttore, è ovviamente molto più vantaggioso dal punto di vista economico non reagire che reagire.